Albatros austro-ungarico assi della prima guerra mondiale
Paolo Varriale
Genere : Storia
Illustratore: Harry Dempsey Soggetti: Storia, Militare, Prima Guerra Mondiale Questione: 17/12/2012 Editore: Editore: Osprey Publishing Formato: Brossura Pagine: 96 Lingua: En Dimensioni: 9,76 x 7,24 x 0,20 pollici ISBN-10 : 9781849087476 ASIN : 1849087474
L'industria austro-ungarica produsse una serie di tipi di caccia poveri come il Phönix D I e l'Hansa-Brandenburg D I durante le prime fasi della guerra, e fu solo quando gli esemplari costruiti su licenza degli Albatros e D II e D III iniziarono a raggiungere Fliegerkompagnien, o Fliks, nel maggio 1917 che le fortune dei piloti iniziarono a guardare. A differenza dell'Albatrosen di costruzione tedesca, che inizialmente subì guasti alle ali in volo, gli aerei Oeffag erano molto più robusti dei tedeschi D II e D III. Hanno anche mostrato velocità superiore, salita, manovrabilità e caratteristiche di volo infinitamente più sicure. Tali attributi furono utilizzati al massimo da tutti i principali assi austro-ungarici, tra cui Brumowski, Arigi, Kiss e Linke-Crawford, che combatterono piloti italiani in Hanriot e SPAD, così come piloti britannici in Camels e Bristol Fighters. Le imprese degli assi austro-ungarici sono state inizialmente portate all'attenzione dei lettori di lingua inglese nel 1980 attraverso il lavoro pionieristico di Martin O'Connor. Altri 30 anni di ricerca hanno permesso a Paolo Varriale di integrare e aggiornare il suo lavoro, correggendo alcune inesattezze e aggiungendo nuovi dettagli e un gran numero di fotografie inedite. L'attento controllo incrociato delle fonti alleate con i registri austriaci e tedeschi costituisce la base per una ricostruzione dettagliata dei combattimenti aerei combattuti dai principali assi. Questa scrupolosa ricerca consente di smascherare molti miti e correggere gli errori. Il libro tratterà l'impiego dei caccia Albatros sul fronte italiano e orientale, dall'arrivo iniziale dei caccia a metà del 1917 fino agli ultimi giorni di guerra. Illustrerà anche le carriere degli assi austro-ungarici che hanno volato con il D II e il D III, i loro successi e le loro sconfitte, con ulteriori informazioni sul loro background personale e le loro vite postbelliche nelle nazioni nate dal crollo dell'impero asburgico. Circa 49 piloti raggiunsero l'acedom durante la 1ª guerra mondiale, e la maggior parte di questi piloti fece le loro affermazioni volando con il 586 Albatrosen costruito da Oeffag.
Informazioni sull'autore
Paolo Varriale è Curatore del Museo Baracca e consulente della 1° Guerra Mondiale dell'Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare Italiana, che ha pubblicato i suoi tomi sulle unità e gli assi dell'aviazione italiana della Prima Guerra Mondiale. Staff writer della rivista aerospaziale online Dedalo News (www.dedalonews.it), è ampiamente pubblicato su riviste aeronautiche italiane e straniere. Appassionato da tutta la vita di velivoli d'epoca, ha fatto parte per molti anni del Consiglio di Amministrazione della GAVS (Associazione Italiana Conservazione Aerei Storici), e ha partecipato al restauro di vari velivoli. Ha anche scritto Aircraft of the Aces 89 – Italian Aces of World War 1 per Osprey.