Kugisho/Yokosuka K-1 Ohka | ||
Paese | Giappone | |
digitare | Propulsione a razzo a guida umana | |
Primo volo | Ottobre 1944 | |
Costruito | 852 |
Galleria fotografica di un Kugisho/Yokosuka K-1 Ohka, The Yokosuka MXY-7 Ohka was a purpose-built, rocket powered human-guided anti-shipping kamikaze attack plane employed by Japan towards the end of World War II. Ohka K-1: una versione da addestramento non motorizzata con zavorra d'acqua al posto di testata e motori, per fornire ai piloti esperienza di gestione. 45 sono stati costruiti da Dai-Ichi Kaigun Koku Gijitsusho
Kugisho/Yokosuka K-1 Ohka | |
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Fotografo | Vladimir Jakubov |
Localizzazione | Museo Nazionale della Marina degli Stati Uniti |
Foto | 26 |
Informazioni | |
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Ruolo | Aerei Kamikaze |
Produttore | Arsenale tecnico aereo navale di Yokosuka |
Primo volo | Ottobre 1944 |
Introduzione | 1945 |
Pensionati | 1945 |
Prodotto | 1944–1945 |
Numero costruito | 852 |
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Il Kugisho/Yokosuka K-1 Ohka era un aereo kamikaze a razzo sviluppato dalla Marina imperiale giapponese nelle fasi finali della seconda guerra mondiale. Il nome Ohka significa "fiore di ciliegio" in giapponese, ed era anche conosciuto come il Baka ("sciocco" o "idiota") dai piloti alleati. L'Ohka è stato progettato per essere trasportato da un bombardiere nelle vicinanze del bersaglio, e poi rilasciato per planare verso le navi nemiche ad alta velocità. Il pilota avrebbe quindi acceso il motore a razzo e accelerato a oltre 600 mph, schiantandosi contro il bersaglio con una testata da 1.200 kg (2.600 libbre).
L'Ohka doveva essere un'arma economica ed efficace contro le forze navali alleate, in particolare le portaerei. Tuttavia, aveva molti inconvenienti, come il suo corto raggio, la sua vulnerabilità all'intercettazione dei caccia e la sua bassa precisione. L'Ohka fu utilizzato in diversi attacchi contro le navi alleate nel 1945, ma con scarso successo. Solo sette navi furono colpite da Ohkas, e nessuna fu affondata. Anche i piloti dell'Ohka subirono pesanti perdite, poiché più di 850 di loro morirono nelle missioni. L'Ohka era una delle armi più disperate e futili della guerra, e un simbolo della volontà del Giappone di sacrificare i suoi giovani uomini per una causa senza speranza.
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